Si intitola “un’ora insieme” ed è un’esperimento ideato dalla fotografa Francesca Tilio per connettere tre personalità diverse (quattro se si conta Francesca), per un’ora appunto, da tutte le parti del mondo.
Chiunque è invitato a partecipare, per dialogare non solo di fotografia ma anche musica, per scoprire punti di vista differenti ed effettuare un viaggio, tra foto, musica e scrittura.
Come funziona, #unorainsieme
#unorainsiemeame è un esperimento. La fotografa selezionerà tre persone alle volta, tra tutte quelle che si candideranno sulla sua pagina Facebook. Qui verranno segnalati via via gli appuntamenti settimanali e tutti gli interessati potranno candidarsi per partecipare. Le persone selezionate si ritroveranno poi in una chat, di cui Francesca fornirà le coordinate per parlare della loro fotografia, di musica, iniziando a scrivere guidati dalla fotografa. Insomma, come dice Francesca “Si darà forma alle vostre Gipsytudini“.
E alla fine? Si farà una mostra virtuale.
Perchè #unorainsieme
“Visto che non possiamo viaggiare cerchiamo di farlo in maniera differente“.
Gipsytudine è un viaggio per occhi, orecchie e altri organi. Lo scatto fotografico, l’ascolto musicale e la scrittura diventano il mezzo per raccontarsi, per viaggiare fuori e dentro se stessi. Gipsytudine è un neologismo nato per sottolineare una certa attitudine al viaggio e all’osservazione rivolta alle piccole cose del mondo. È nato per parlare delle similitudini e dei punti d’incontro tra paesaggi ed esseri umani. La Gipsytudine di Francesca Tilio racconta l’esperienza personale nel mondo, la volontà di essere nel tutto, uguali e differenti contemporaneamente.
Chi è Francesca
Lavora da anni nell’area performativa attraverso la relazione con le persone e in particolar modo con le donne. Quello della messa in scena è un linguaggio che la contraddistingue fortemente. Realizza importanti progetti sull’autoscatto, da ME², vincitore del Lens Based Show di Torino, al Pink Project, mostra itinerante a sostegno della lotta contro il cancro al seno. Espone in Italia e all’estero, parlano del suo lavoro le grandi testate nazionali. Il suo primo libro, Le femmine sono numeri dispari – 9 racconti x 9 fotografie x 9 pezzi musicali, è ora un film dal titolo Vicini. È collaboratrice dell’agenzia fotografica LUZ, Milano.