Summer Show, gli studenti di Fondazione Fotografia si mettono in gioco

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MODENA. Non è solo una mostra di fine corso degli studenti che hanno frequentato il corso di Fondazione Fotografia,  “The Summer Show” può anche essere un trampolino di lancio per alcuni artisti. La mostra al Foro Boario termina il 30 giugno e c’è qualcuno da tenere d’occhio, anche per il futuro, come questo ragazzo qui sotto, Tiziano Rossano Mainieri, che alla mostra modenese ha portato un progetto giocato su luci, ombre e bianco e nero ritraendo particolari, dettagli e sfumature di Cramond Island.

 

TizIano Rossano MaInIerI
TizIano Rossano MaInIerI

 

Interessante anche il lavoro di de-costruzione e costruzione di significato che ruota attorno al lavoro di Giacomo Maracchioni e le belle architetture in bianco e nero di Gabriele Lei che nei suoi dieci scatti in mostra ha presentato anche paesaggi abbandonati, trascurati, mutevoli, dove si legge traccia dell’uomo (o del suo lavoro).

Da tenere d’occhio anche il lavoro di Elena Aromando, piccoli quadretti appesi al muro che rappresentano ognuno una situazione narrativa differente attorno ad un unico tema: l’acqua, con le sue correnti, flussi, sassi. Un tema che è stato rielaborato in modo non banale con un’alternanza di luci, bianchi e neri e colori, che uniti presentano un quadro omogeneo del tema e allo stesso tempo offrono punti di vista e spunti differenti sul tema.

 

 

Interessanti e fuori dagli schemi, invece, sono i progetti di Paola Pasquetta dove arti si ‘manifestano’ attraverso un buco che, ricavato in una parete divisoria, unisce parzialmente due stanze tra due edifici dismessi; Giovanni Mantovani sui riti ed Eleonora Quadri che unisce fotografia e tela.

 

Eleonora Quadri
Eleonora Quadri

 

In mostra anche progetti fotografici che sfociano in video come il progetto metanarrativo di Filippo Luini , il video ironico e provocatorio di Stéphanie Marletta sul significato dell’arte e il video di Anna Pavone sul recupero dei piccoli gesti. A questi si aggiunge un bel progetto video di Valentina Sommariva sugli spazi aperti dei carceri.

 

Giulia Solia
Giulia Solia

 

Tra le cose che mi hanno colpito, tra i lavori degli studenti del primo anno, vorrei segnalare il progetto-racconto di Giulia Solia sul bipolarismo. Storia di  un’amicizia tra quaderni, foto e ricordi per sensibilizzare su un tema delicato.

 

Frank Gozzi
Frank Gozzihttps://www.themammothreflex.com
Frank Gozzi, Reggio Emilia. Mail: f.gozzi@themammothreflex.com

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TizIano Rossano MaInIerI
TizIano Rossano MaInIerI

 

Interessante anche il lavoro di de-costruzione e costruzione di significato che ruota attorno al lavoro di Giacomo Maracchioni e le belle architetture in bianco e nero di Gabriele Lei che nei suoi dieci scatti in mostra ha presentato anche paesaggi abbandonati, trascurati, mutevoli, dove si legge traccia dell’uomo (o del suo lavoro).

Da tenere d’occhio anche il lavoro di Elena Aromando, piccoli quadretti appesi al muro che rappresentano ognuno una situazione narrativa differente attorno ad un unico tema: l’acqua, con le sue correnti, flussi, sassi. Un tema che è stato rielaborato in modo non banale con un’alternanza di luci, bianchi e neri e colori, che uniti presentano un quadro omogeneo del tema e allo stesso tempo offrono punti di vista e spunti differenti sul tema.

 

 

Interessanti e fuori dagli schemi, invece, sono i progetti di Paola Pasquetta dove arti si ‘manifestano’ attraverso un buco che, ricavato in una parete divisoria, unisce parzialmente due stanze tra due edifici dismessi; Giovanni Mantovani sui riti ed Eleonora Quadri che unisce fotografia e tela.

 

Eleonora Quadri
Eleonora Quadri

 

In mostra anche progetti fotografici che sfociano in video come il progetto metanarrativo di Filippo Luini , il video ironico e provocatorio di Stéphanie Marletta sul significato dell’arte e il video di Anna Pavone sul recupero dei piccoli gesti. A questi si aggiunge un bel progetto video di Valentina Sommariva sugli spazi aperti dei carceri.

 

Giulia Solia
Giulia Solia

 

Tra le cose che mi hanno colpito, tra i lavori degli studenti del primo anno, vorrei segnalare il progetto-racconto di Giulia Solia sul bipolarismo. Storia di  un’amicizia tra quaderni, foto e ricordi per sensibilizzare su un tema delicato.

 

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Frank Gozzi, Reggio Emilia. Mail: f.gozzi@themammothreflex.com

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TizIano Rossano MaInIerI
TizIano Rossano MaInIerI

 

Interessante anche il lavoro di de-costruzione e costruzione di significato che ruota attorno al lavoro di Giacomo Maracchioni e le belle architetture in bianco e nero di Gabriele Lei che nei suoi dieci scatti in mostra ha presentato anche paesaggi abbandonati, trascurati, mutevoli, dove si legge traccia dell’uomo (o del suo lavoro).

Da tenere d’occhio anche il lavoro di Elena Aromando, piccoli quadretti appesi al muro che rappresentano ognuno una situazione narrativa differente attorno ad un unico tema: l’acqua, con le sue correnti, flussi, sassi. Un tema che è stato rielaborato in modo non banale con un’alternanza di luci, bianchi e neri e colori, che uniti presentano un quadro omogeneo del tema e allo stesso tempo offrono punti di vista e spunti differenti sul tema.

 

 

Interessanti e fuori dagli schemi, invece, sono i progetti di Paola Pasquetta dove arti si ‘manifestano’ attraverso un buco che, ricavato in una parete divisoria, unisce parzialmente due stanze tra due edifici dismessi; Giovanni Mantovani sui riti ed Eleonora Quadri che unisce fotografia e tela.

 

Eleonora Quadri
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Giulia Solia
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TizIano Rossano MaInIerI
TizIano Rossano MaInIerI

 

Interessante anche il lavoro di de-costruzione e costruzione di significato che ruota attorno al lavoro di Giacomo Maracchioni e le belle architetture in bianco e nero di Gabriele Lei che nei suoi dieci scatti in mostra ha presentato anche paesaggi abbandonati, trascurati, mutevoli, dove si legge traccia dell’uomo (o del suo lavoro).

Da tenere d’occhio anche il lavoro di Elena Aromando, piccoli quadretti appesi al muro che rappresentano ognuno una situazione narrativa differente attorno ad un unico tema: l’acqua, con le sue correnti, flussi, sassi. Un tema che è stato rielaborato in modo non banale con un’alternanza di luci, bianchi e neri e colori, che uniti presentano un quadro omogeneo del tema e allo stesso tempo offrono punti di vista e spunti differenti sul tema.

 

 

Interessanti e fuori dagli schemi, invece, sono i progetti di Paola Pasquetta dove arti si ‘manifestano’ attraverso un buco che, ricavato in una parete divisoria, unisce parzialmente due stanze tra due edifici dismessi; Giovanni Mantovani sui riti ed Eleonora Quadri che unisce fotografia e tela.

 

Eleonora Quadri
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In mostra anche progetti fotografici che sfociano in video come il progetto metanarrativo di Filippo Luini , il video ironico e provocatorio di Stéphanie Marletta sul significato dell’arte e il video di Anna Pavone sul recupero dei piccoli gesti. A questi si aggiunge un bel progetto video di Valentina Sommariva sugli spazi aperti dei carceri.

 

Giulia Solia
Giulia Solia

 

Tra le cose che mi hanno colpito, tra i lavori degli studenti del primo anno, vorrei segnalare il progetto-racconto di Giulia Solia sul bipolarismo. Storia di  un’amicizia tra quaderni, foto e ricordi per sensibilizzare su un tema delicato.

 

Frank Gozzi
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Frank Gozzi, Reggio Emilia. Mail: f.gozzi@themammothreflex.com

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TizIano Rossano MaInIerI
TizIano Rossano MaInIerI

 

Interessante anche il lavoro di de-costruzione e costruzione di significato che ruota attorno al lavoro di Giacomo Maracchioni e le belle architetture in bianco e nero di Gabriele Lei che nei suoi dieci scatti in mostra ha presentato anche paesaggi abbandonati, trascurati, mutevoli, dove si legge traccia dell’uomo (o del suo lavoro).

Da tenere d’occhio anche il lavoro di Elena Aromando, piccoli quadretti appesi al muro che rappresentano ognuno una situazione narrativa differente attorno ad un unico tema: l’acqua, con le sue correnti, flussi, sassi. Un tema che è stato rielaborato in modo non banale con un’alternanza di luci, bianchi e neri e colori, che uniti presentano un quadro omogeneo del tema e allo stesso tempo offrono punti di vista e spunti differenti sul tema.

 

 

Interessanti e fuori dagli schemi, invece, sono i progetti di Paola Pasquetta dove arti si ‘manifestano’ attraverso un buco che, ricavato in una parete divisoria, unisce parzialmente due stanze tra due edifici dismessi; Giovanni Mantovani sui riti ed Eleonora Quadri che unisce fotografia e tela.

 

Eleonora Quadri
Eleonora Quadri

 

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Giulia Solia
Giulia Solia

 

Tra le cose che mi hanno colpito, tra i lavori degli studenti del primo anno, vorrei segnalare il progetto-racconto di Giulia Solia sul bipolarismo. Storia di  un’amicizia tra quaderni, foto e ricordi per sensibilizzare su un tema delicato.

 

Frank Gozzi
Frank Gozzihttps://www.themammothreflex.com
Frank Gozzi, Reggio Emilia. Mail: f.gozzi@themammothreflex.com

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TizIano Rossano MaInIerI
TizIano Rossano MaInIerI

 

Interessante anche il lavoro di de-costruzione e costruzione di significato che ruota attorno al lavoro di Giacomo Maracchioni e le belle architetture in bianco e nero di Gabriele Lei che nei suoi dieci scatti in mostra ha presentato anche paesaggi abbandonati, trascurati, mutevoli, dove si legge traccia dell’uomo (o del suo lavoro).

Da tenere d’occhio anche il lavoro di Elena Aromando, piccoli quadretti appesi al muro che rappresentano ognuno una situazione narrativa differente attorno ad un unico tema: l’acqua, con le sue correnti, flussi, sassi. Un tema che è stato rielaborato in modo non banale con un’alternanza di luci, bianchi e neri e colori, che uniti presentano un quadro omogeneo del tema e allo stesso tempo offrono punti di vista e spunti differenti sul tema.

 

 

Interessanti e fuori dagli schemi, invece, sono i progetti di Paola Pasquetta dove arti si ‘manifestano’ attraverso un buco che, ricavato in una parete divisoria, unisce parzialmente due stanze tra due edifici dismessi; Giovanni Mantovani sui riti ed Eleonora Quadri che unisce fotografia e tela.

 

Eleonora Quadri
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In mostra anche progetti fotografici che sfociano in video come il progetto metanarrativo di Filippo Luini , il video ironico e provocatorio di Stéphanie Marletta sul significato dell’arte e il video di Anna Pavone sul recupero dei piccoli gesti. A questi si aggiunge un bel progetto video di Valentina Sommariva sugli spazi aperti dei carceri.

 

Giulia Solia
Giulia Solia

 

Tra le cose che mi hanno colpito, tra i lavori degli studenti del primo anno, vorrei segnalare il progetto-racconto di Giulia Solia sul bipolarismo. Storia di  un’amicizia tra quaderni, foto e ricordi per sensibilizzare su un tema delicato.

 

Frank Gozzi
Frank Gozzihttps://www.themammothreflex.com
Frank Gozzi, Reggio Emilia. Mail: f.gozzi@themammothreflex.com

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Le sale del Museo Civico San Domenico di Forlì si aprono a una leggenda della fotografia del XX secolo:...

700 immagini per scoprire il mondo: a Lodi torna il Festival Fotografia Etica 2023

Tutto pronto a Lodi, per il Festival della Fotografia Etica edizione 2023. Come da tradizione, l'evento si svolgerà nella città lombarda...

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