SAVIGNANO SUL RUBICONE. Nuovo viaggio a Savignano per l’edizione n.26 del SiFest. Un festival che piace e che, in questa edizione, propone nomi come Karen Knorr, Davide Monteleone, Stefano DeLuigi ma anche una serie di fotografie raggruppate in collettive tematiche -come quella di Donata Pizzi, che alcuni avranno già visto a Torino- e quella a cura dello Csac di Parma sulle origini della fotografia documentaria.

Abbiamo iniziato il nostro viaggio dall’ex Pescheria dove sono raccolte alcune delle più belle foto di Pier Paolo Zani, fotografo amatore e maestro del bianco e nero romagnolo. In mostra fotografie realizzate nella sua Romagna (e non solo) dove Zani ha ritratto volti, espressioni, voci, situazioni, paesaggi, che raccontano una ruralità ormai scomparsa; storie di famiglie che hanno fatto la nostra storia con bianchi e neri potenti, penetranti, genuini.
Bellissimi i ritratti a cui è dedicata un’intera parete al piano terra dell’Ex Pescheria e che si possono riguardare anche nei libri messi a disposizione del pubblico per rendersi conto di quale lavoro e studio ci fosse dietro alle sue fotografie.

Lasciando Zani, nello stesso stabile, c’è anche un’altra mostra tra le più interessanti di questa edizione. Si tratta di ‘Farm Security Administration: le stampe della Library of Congress al CSAC’, un’esposizione che ambisce ad andare alle origini della fotografia documentaria. Esposte moltissime fotografie di autori statunitensi tra cui Dorothea Lange, Marion Post Walcott, Jack Delano e Gordon Parks che offrono una lettura molteplice e diversificata dell’epoca.
Il viaggio prosegue verso la Galleria Lanfranco Colombo dove sono esposte fotografie di media e grande dimensione di Karen Knorr. ‘Migration’ è il titolo di questa mostra in cui sono raccolte, tra le altre, alcune delle fotografie di ‘India Song‘ dove la Knorr esplora la frattura tra natura e cultura, recuperando in maniera paradossale la tradizione di rappresentare gli animali.

Al centro delle sue fotografie sempre gli animali, incorniciati da palazzi, che la Knorr -lavorando sia con la fotografia analogica che con il digitale -combina insieme ottenendo immagini dai ricchi dettagli, dove gli interni (di palazzi o tempi del Rajasthan) si uniscono ad altri scatti, realizzati separatamente, di animali in libertà. Il risultato sono opere dal fascino quasi pittorico, atemporali e spiazzanti.
Non solo animali. Per avere infatti una panoramica del lavoro della Knorr sono presenti anche alcuni dei suoi libri con i lavori più variegati, tra cui Gentlemen pubblicato nel 2006.
Letizia Battaglia, Giovanna Borgese, Lina Pallotta, Paola Agosti, Simona Ghizzoni, Isabella Balena, Francesca Volpi, Tomaso Binga e Lucia Marcucci, Marina Ballo Charmet, Paola de Pietri, Alessandra Spranzi, Marzia Migliora, Moira Ricci, Bruna Esposito… sono invece alcuni dei nomi in mostra a Monte di Pietà. Un’esposizione declinata al femminile, con fotografie provenienti dalla collezione di Donata Pizzi.

La collezione, unica nel suo genere in Italia, è composta da opere realizzate da circa cinquanta fotografe italiane appartenenti a generazioni diverse per un viaggio nella fotografia realizzata da donne in varie epoche.