fujifilm x-t10 recensione
fujifilm x-t10 © francesco gozzi

Una recente puntata a Milano è stata anche l’occasione per virare verso Cernusco sul Naviglio, direzione Fujifilm per andare a ritirare l’ultima nata X-T10 e poterla provare in tutta tranquillità. La nuova macchina, presentata a giugno, va ad affiancarsi alla top di gamma X-T1 e, seppur con dimensioni più contenute promette prestazioni e caratteristiche davvero di alto livello.

 

 

 

Ci viene consegnata nel classico kit con ottica 18-55 f.2.8-4 e le prime impressioni sono quelle di trovarsi di fronte ad una macchina piccola, maneggevole, abbastanza leggera ma che, grazie al corpo in magnesio, trasmette sensazione di robustezza e stabilità.

 

 


Il sensore e il processore sono gli stessi della sorella maggiore a garanzia di alte prestazioni mentre a sorpresa scopriamo la presenza di un flash integrato (ben nascosto) che invece manca nella ammiraglia. Due macchine simili dunque ma che differiscono non solo nel prezzo (€ 730 per il corpo della X-T10, € 1300 per la X-T1 ai tempi dell’annuncio nel 2014) ma anche nel target a cui si riferiscono. La nuova nata punta infatti ad un pubblico di appassionati, ad essere la prima mirrorless evoluta con la quale togliersi belle soddisfazioni anche in campo professionale (magari anche come secondo corpo) ma, allo stesso tempo, cerca di essere più “semplice” da usare e strizza l’occhio ad un pubblico femminile. Ecco spiegato il piccolo inconveniente nell’utilizzo veloce che abbiamo riscontrato tenendola con una mano sola, ovvero quello di schiacciare inavvertitamente col pollice alcune delle frecce del menu posteriore. Cosa che viene evitata totalmente tenendola al collo con l’apposita cinghia e con un utilizzo più ragionato.

 

 

 

Assolutamente di primo livello il mirino elettronico Real Time che permette di controllare in maniera precisa ogni situazione, ogni impostazione e vedere come verrano esattamente le nostre foto evitando il fastidioso “effetto-scia” di molte mirrorless. Questo, accoppiato ad un buon display LCD orientabile (solo in verticale) permette di avere sempre sotto controllo in maniera chiara sia gli scatti che le impostazioni.

Tra i punti di forza della X T-10, l’autofocus velocissimo e preciso con possibilità di mettere a fuoco un’area prestabilita più o meno estesa, oppure un singolo punto tra tutti quelli che appaiono sul display, cosa che la rende assolutamente convincente nell’ AF a inseguimento.
Certo, non è cosa immediata, ma con un po’ di pratica si raggiunge una certa fluidità nel variare i parametri.

Come da tradizione, poi, sono presenti gli effetti creativi che Fuji ha mutuato in decenni di esperienza che vanno dal sepia, al Yellow filter, al monochrome, ai colori saturi, ecc… coi quali divertirsi ed avere foto già pronte per essere condivise. Sì, perché con la funzione WiFi gli scatti possono passare direttamente su smartphone, tablet o sul PC, in modo da poter essere inviate sia ad una redazione che sta aspettanto il nostro lavoro sia ad un amico per fargli vedere il panorama che abbiamo appena scattato.

 

 

 

 

La nostra prova si è svolta per lo più in esterni e con soggetti non in rapido movimento ma al momento di scattare in ambienti chiusi, in situazioni di minor luce, abbiamo testato l’ampio valore ISO (che arriva a 51’000!) senza visualizzare rumore.
A proposito di valori da impostare e da variare frequentemente, abbiamo configurato il tasto posteriore “Q” in modo che ad una sua pressione possa apparire la scala di valori ISO tra cui scegliere con rapidità. Una funzione molto comoda, si può infatti scegliere di assegnare al pulsante “Q” la funzione che vogliamo in modo da poterla richiamare velocemente.

 

Presente e selezionabile dalla comoda ghiera la possibilità di scatto multiplo rallentato CL e la raffica ad alta velocità CH, anche se è bene ricordare di non chiedere troppo, il buffer ha i suoi limiti, anche se un amatore potrebbe trovarla utile in ambito sportivo.

Sempre selezionabile dalla ghiera sulla sinistra, la funzione bracketing si conferma molto utile per confrontare uno stesso soggetto ad esposizione differente e funziona anche con l’applicazione dei filtri.
Al termine della prova, abbiamo anche sperimentato la registrazione di un breve video in Full HD a 60 fps con buoni risultati e, per precisare, ricordo che sono disponibili anche frame rate da 50fps, 30fps, 25fps e 24fps.

 

In conclusione, nonostante una giornata assolutamente calda, il tempo è passato piacevolmente provando la X-T10 che, come da caratteristiche sulla carta, si conferma prodotto di livello decisamente alto e già con il kit base (€ 1150) si dimostra un prodotto pronto a sorprendere e lascia intuire gli ulteriori margini di miglioramento col parco ottiche (attualmente 18) disponibili per la serie X.