RIMINI. Hanno scelto il 1° aprile come data d’apertura ufficiale di Riu, uno spazio indipendente dedicato alla fotografia con l’ambizione di diventare presto sede di dibattito, attività didattica, eventi e mostre e l’obiettivo di affiancare alla produzione di giovani autori italiani quella di fotografi stranieri.

Un ambito fisico ed ideale di esplorazione e mappatura del complesso mondo dell’immagine fotografica contemporanea che sorge, non a caso, sull’argine sinistro del fiume Marecchia, dove è prossimo al suo sbocco in mare. RIU, in dialetto catalano “fiume”, nasce dal desiderio dei suoi quattro giovani fondatori, Federica Landi, Chiara Medici, Amos Lazzarini ed Elisa Brandi, da anni attivi nel mondo della cultura e della fotografia.

 

 

Riu
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Sebbene con background e formazioni diverse, i quattro hanno unito le forze con l’intento di proporre percorsi culturali aggiornati, di alta qualità e respiro europeo, e che possano portare sul territorio una ricerca sull’immagine di nuova generazione. Cercando di allontanarsi dai cliché e partendo dalla domanda “come nascono e si costruiscono immagini che raccontino qualcosa di noi e del nostro tempo?” RIU si rivolge a tutti coloro, sia amanti che professionisti, che desiderano “scavare” dentro la fotografia, propria e autoriale, e cominciare un percorso di ricerca ragionata sul guardare e comunicare.

 

Riu
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Collaborazione e partecipazione saranno gli elementi cardine del modo di operare dello spazio RIU che porrà tra le priorità quella di aprirsi anche a contributi esterni da parte di esperti del settore dell’arte visiva e realtà fotografiche di qualità già presenti sul territorio.

In occasione dell’inaugurazione RIU anche una mostra, Fractures, di cui abbiamo parlato qui.