Storie milanesi. Sulla piattaforma web anche la storia di Lalla Romano

Lalla Romano nella sua casa a Milano, 1996, fotografia di Vincenzo Cottinelli

Storie Milanesi  il progetto della Fondazione Adolfo Pini curato da Rosanna Pavoni che mette a circuito 15 case museo, atelier d’artista, studi di architetti e designer – si arricchisce della prima protagonista femminile.

 

Lalla Romano nella sua casa a Milano - foto di Antonio Ria
Lalla Romano nella sua casa a Milano – foto di Antonio Ria

 

Lalla Romano, con la sua casa-studio in via Brera, farà infatti il suo ingresso all’interno di storiemilanesi.org grazie al racconto scritto da Gianni Biondillo, come per tutti i 15 protagonisti della cultura milanese narrati dal progetto.

Donna grandiosa, appassionata e colta, vissuta tra Torino e Milano, Lalla Romano fu pittrice e scrittrice, ma anche insegnante, traduttrice, critica d’arte, amica, moglie e madre. Con lei, Storie Milanesi abbraccia per la prima volta una narrazione tutta al femminile, portandoci fino alla soglia della sua dimora di Via Brera alla scoperta di una figura che è stata portavoce e interprete dell’identità e della cultura milanese del dopoguerra.

 

Lalla Romano e suo marito Innocenzo Monti, fine anni 50
Lalla Romano e suo marito Innocenzo Monti, fine anni 50

 

Nasce così un nuovo itinerario che si snoda all’interno di Brera, prendendo avvio dalla Fondazione Adolfo Pini, per poi attraversare il quartiere degli artisti fino alla casa-studio di Lalla Romano arrivando, poco più in là, alla Biblioteca Nazionale Braidense, dove dal 2014 è presente una sala a lei intitolata: la Sala Lalla Romano, che accoglie una parte di manoscritti, carteggi, volumi postillati, prime edizioni delle opere, dipinti, disegni, fotografie, e  alcuni mobili della scrittrice e pittrice, resi disponibili grazie al lavoro e alla dedizione di Antonio Ria.

Storie Milanesi è uno strumento virtuale che, nella realtà, accompagna il viaggiatore in un percorso urbano inedito per guardare alla città, ai suoi quartieri, ai suoi luoghi più simbolici con lo sguardo sensibile di quei cittadini che hanno lasciato un patrimonio di cultura, di saperi, di bellezza. Illustri collezionisti, artisti, architetti designer e scrittori che, attraverso i propri luoghi dell’abitare domestico e professionale, trovano voce nei racconti scritti da Gianni Biondillo, scegliendo Milano come io narrante in un appassionante viaggio che rende il progetto ancora più unico.