Nel corso dell’edizione 2020 del festival fotografico Riaperture, a Ferrara, si svolgerà un workshop fotografico sulla narrazione fotografica con la fotografa documentaria Lina Pallotta.
Le iscrizioni per il workshop, dal titolo ‘Narrazioni visive personali‘, che si terrà il 4 e 5 aprile, sono già aperte e limitato ad un massimo di 15 corsisti.
Il workshop con Lina Pallotta
In un paesaggio visivo affollato e continuamente in flusso, è possibile trovare spazio per una narrativa visiva che affronti i nodi essenziali, le problematicitá delle pratiche fotografiche odierne e rifletta sulla condizione umana? Questo worshop si concentrerá sull’approfondimento delle varie fasi di realizzazione dei progetti individuali, dalla costruzione di una visione personale, allo sviluppo specifico di abilità narrative attraverso la selezione delle immagini e la sequenza.
Si affronterà la pianificazione delle possibili metodologie di ricerca – strumenti e strategie, mappe, peferenze emozionali e storiche, ecc.. Documentazione tradizionale, soggettiva o concettuale, interpretazione diaristica e narrativa metaforica saranno tra i metodi di pratica visiva che verranno esaminati, anche attraverso la visione di lavori di grandi maestri della fotografia.
L’obiettivo è di indirizzare la ricerca verso una visione autonoma, che trasmetta una reale comprensione del soggetto prescelto e faccia emergere le ragioni intime e personali di ognuno.
La discussione collettiva in classe si incentrerà sull’analisi critica dei vari elementi formali, emozionali, sociali e politici dei singoli progetti. Come pure, sull’esame del ruolo delle immagini in relazione ai contesti comunicativi odierni e le problematicità legate al discorso contemporaneo della rappresentazione visiva dell’altro.
L’obiettivo della classe è lavorare su ognuno individualmente: si richiede di portare con sé il proprio portfolio o un set di fotografie significative. La visione del lavoro personale facilita la comprensione di interessi e obiettivi, ed é il punto di partenza per personalizzare il discorso
Chi è Lina Pallotta
Fotografa documentaria nata a San Salvatore Telesino (BN), si trasferisce a New York alla fine degli anni Ottanta, dove si diploma in “Fotogiornalismo e Documentario fotografico” all’International Center of Photography. Spinta da una forte motivazione a fare la differenza, è attratta dalla cultura underground, dalle sottoculture, dalle storie meno gridate, dalle donne del Messico, dalle persone che hanno storie di rivalsa da raccontare.
Tra i lavori più conosciuti: Porpora e Valerie (2013); BASTA – to Work and Die on the Mexican Border (1999), sulla vita delle lavoratrici messicane nelle fabbriche di frontiera. Ha esposto in mostre personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti, e pubblicato in riviste nazionali e internazionali.Dalla metà degli anni 2000 tiene regolarmente seminari e conferenze per l’International Center of Photography, l’Empire State College, di New York; Frontline Club, Londra; Spazio Labo’, Bologna; Limes, Cagliari; Minimum, Palermo; e “F.project – Scuola di Fotografia e Cinematografia”, Bari.
Tiene il master annuale SHOOT! Narrazione e Ricerca ad Officine Fotografiche Roma ed è stata membro del comitato scientifico di Fotoleggendo, per cui ha curato le mostre di Morten Andersen, Birgitte Grignet, Jason Eskenazi, Katrien De Blauwer, Michael Ackerman e Igor Posner. È stata la direttrice artistica di Gazebook: Sicily Photobook Festival 2017. Nel 2014 vince il Premio Osvaldo Buzzi del “International Trophies of Photography” BN. Le sue opere sono conservate in collezioni private e musei, come Craf – Centro Ricerca Archiviazione Fotografia e la collezione di Donata Pizzi.
Tutte le info per iscriversi
Dove: Consorzio Factory Grisù, Ferrara
Quando: 4 e 5 aprile 2020, dalle 10 alle 18
Costo: Early Bird entro il 28 febbraio a 170 €; dal 29 febbraio al 3 aprile a 200 €. Massimo 15 partecipanti
Pagamento: tramite PayPal o bonifico