La vita è ancora agra, signor Bianciardi è il nuovo libro di Simona Guerra, edito da Incontra libri, con fotografie di Massimiliano Tursi.

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Prima sede dell’industria mineraria e chimica Montecatini, Milano © Massimiliano Tursi

Rispetto per il lavoro dei creativi

Il furto di idee è un reato? Sì, se si riesce a dimostrarlo.
Ma il problema non nascerebbe se ci fosse più rispetto dei creativi. Invece al contrario le idee vengono spesso rubate, copiate o manipolate con disinvoltura da persone senza scrupoli né fantasia.

Ben diverso è prenderne spunto o semplicemente segnalarne i crediti senza arrogarsi i meriti.

Questa storia racconta di idee rubate, di mancanza di rispetto verso le attività intellettuali e culturali e del quotidiano di chi – scelta la fotografia come mestiere – è costretto a una vita difficile spesso impegnata nella dimostrazione del valore delle proprie idee o nella difesa delle stesse.

Valutando il fatto che quello culturale ed artistico è in Italia uno dei settori economici più importanti e allo stesso tempo più penalizzati, questa è una storia che riguarda molti.

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Biblioteca Nazionale Braidense, Milano © Massimiliano Tursi

Omaggio a Bianciardi

Il libro è anche un dialogo immaginario e un omaggio allo scrittore Luciano Bianciardi che nel 1962 scrisse il suo romanzo La vita agra, grande esempio letterario qui celebrato, oltre che nel titolo, nella storia e attraverso le fotografie.
Un confronto quindi tra passato e presente; una vita ancora agra – oggi come ieri – in quanto sembra non cambi mai niente. A meno che, come per primo ipotizzò il protagonista del romanzo di Bianciardi, non si agisca con un gesto estremo come un attentato…

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Ufficio della miniera di Niccioleta, Massa Marittima (Grosseto) © Massimiliano Tursi

Le fotografie di Tursi

Il ricordo di Bianciardi è anche nelle immagini di Massimiliano Tursi, che fanno parte di una ricerca molto più vasta dal titolo Luciano Bianciardi, i luoghi, il tempo, le parole (ExCogita, 2015) realizzata da Tursi con l’intento di seguire le tracce di Bianciardi, attraverso le fotografie dei luoghi della sua vita e delle sue opere, sempre
caratterizzate da una forte componente autobiografica.

Un itinerario guidato ed ispirato proprio dai testi dello scrittore, che con uno sguardo particolarmente arguto e impietoso ha raccontato i profondi cambiamenti avvenuti nel dopoguerra nella società italiana.

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Cava della miniera, Gavorrano (Grosseto) © Massimiliano Tursi

Il libro può essere acquistato qui