A Maria Gruzdeva il Premio Gabriele Basilico

A Maria Gruzdeva il Premio Gabriele Basilico
© Maria Gruzdeva
È Maria Gruzdeva, russa, nata nel 1989 e residente a Londra, ad aggiudicarsi la prima edizione del Premio Basilico.

Il Premio, biennale, dedicato alla memoria di Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013), grande protagonista della fotografia di architettura e di paesaggio internazionale, intende diventare nel tempo un punto di riferimento per la ricerca e la sperimentazione dei linguaggi visivi presso le nuove generazioni, con le quali l’artista milanese, indiscussa figura di maestro, si è sempre posto in dialogo in modo aperto e costruttivo. 

Proposti da 42 autori under 35 selezionati da 25 segnalatori indicati dalla giuria (critici, curatori, docenti, direttori di musei, specialisti di fotografia e arti visive) in 28 paesi di tutti i continenti, i progetti pervenuti hanno preso in considerazione temi quali l’architettura storica, quella contemporanea, il paesaggio antropizzato, la fotografia di interni, la nascita di nuovi luoghi e ogni tipo di complessità dei territori del mondo globalizzato in trasformazione.

Insieme a Maria Gruzdeva (Russia) sono stati selezionati altri 5 finalisti: Andreas Valentinas Rutkauskas (Canada), Ieva Saudargaite (Libano), Alberto Sinigaglia (Italia), Danila Tkachenko (Russia), Nina Elise Vossen (Olanda).
GRUZDEVA_006

Tra questi la giuria ha dichiarato vincitrice Maria Gruzdeva, che ha proposto un progetto dedicato alle trasformazioni che vive oggi la città di Tkvarcheli, situata nel territorio caucasico dell’Abcasia. Creata negli anni Quaranta durante il periodo stalinista, la città ha a lungo basato la sua economia sulla estrazione del carbone per l’industria sovietica. Con i primi anni Novanta, con il crollo dell’Unione Sovietica e in seguito alla guerra abcaso-georgiana, a Tkvarcheli la produzione del carbone entra gravemente in crisi e la città decade a luogo di rovine. Oggetto di analisi di Maria Gruzdeva è ciò che resta della città, della sua economia industriale, degli abitanti sopravvissuti. Il lavoro della giovane artista vedrà convivere immagini che documentano l’attuale paesaggio urbano, ritratti degli abitanti, materiali d’archivio, per una riflessione sulla storia e sui mutamenti della città.
La giuria ha giudicato importante il modo in cui Maria Gruzdeva vorrà affrontare un territorio segnato da così gravi mutamenti bellici, economici, politici, sociali, attraverso l’utilizzo del metodo documentario e insieme della ricerca negli archivi storici, in linea con le attuali tendenze dei linguaggi della ricerca fotografica contemporanea.

Alla vincitrice sono stati consegnati 15mila euro e avrà 8 mesi di tempo per la realizzazione del progetto la cui consegna dovrà avvenire entro il 1° settembre 2016. Il libro relativo al progetto di Maria Gruzdeva sarà pubblicato entro la fine dello stesso anno.  


Giuria

Presidente:
Giovanna Calvenzi, Studio Gabriele Basilico, Milano

Stefano Boeri, architetto, Milano
Vincenzo Castella, fotografo, Milano
Francesca Fabiani, responsabile delle collezioni di fotografia, MAXXI, Roma
Alberto Ferlenga, responsabile Architettura e Territorio, Fondazione La Triennale di Milano
Bernard Latarjet, già direttore della Mission Photographique de la DATAR, Paris
Martino Marangoni, presidente della Fondazione Studio Marangoni, Firenze
Sandra Phillips, curatore capo Dipartimento di Fotografia, Museum of Modern Art, San Francisco
Franco Raggi, architetto, vicepresidente dell’Ordine Architetti di Milano
Roberta Valtorta, direttore scientifico, Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo-Milano
Bas Vroege, direttore, Paradox, Edam-Amsterdam