E’ dedicata alla montagna la grande mostra Mountains by Magnum Photographers dal 17 luglio al Forte di Bard, in Valle d’Aosta.

Qui esposte oltre 130 immagini dei fotografi dell’agenzia di fotogiornalismo Magnum Photos tra cui quelle di Werner Bischof, Robert Capa, George Rodger, Inge Morath, Herbert List, Ferdinando Scianna, Martin Parr, Steve McCurry.

Un viaggio nel tempo e nello spazio, un percorso cronologico per scoprire come viene rappresentato l’ambiente montano da ciascun autore.

Di come la montagna viene vista, vissuta e fotografata dai fotografi dell’Agenzia Magnum Photos.

foto henry gruyaert mostra magnum mountains forte di bard
Tour de France, France, 1982 © Henry Gruyaert/Magnum Photos

Le montagne: dalla pittura alla fotografia

Prima dell’avvento della fotografia le montagne erano già un motivo iconografico in pittura, dove erano rappresentate da rocce o massi fino al Rinascimento, quando divennero uno sfondo maestoso che contribuì all’idea prevalente della natura.

Le montagne erano state tradizionalmente viste come le sedi di potere mistico e sovrumano, qualcosa di pericoloso e inaccessibile agli umani da poter essere osservato solo da lontano.

Poi, durante il XIX secolo, con lo sviluppo dell’alpinismo, i fotografi hanno iniziato a fornire emozioni vertiginose grazie ai primi documenti sulla conquista delle vette fino ad allora inesplorate. Le fotografie non erano solo semplici prove del successo di un’ascensione – erano anche un modo per viaggiare attraverso le immagini.

Le prime spedizioni fotografiche sulle Alpi iniziarono negli anni Cinquanta del XIX secolo e furono vere prodezze di sforzo fisico: i fotografi alpinisti erano aiutati da portatori che trasportavano la loro attrezzatura ingombrante e delicata. Le loro immagini stupirono il pubblico che non aveva mai visto le cime delle montagne da così vicino e con così tanti dettagli. Le foto mostravano un mondo nuovo, inesplorato e ancora intatto, promettendo viaggi in territori vergini che evocavano le origini del mondo.

foto werner bischof mostra magnum mountains forte di bard
Switzerland, 1940 © Werner Bischof/Magnum Photos

La montagna per i fotografi Magnum

Fin dalla nascita della fotografia, quindi, il paesaggio di montagna è stato un soggetto che ha affascinato i fotografi.

Queste immagini non sono solo una testimonianza dell’ammirazione che l’uomo ha per le alte vette, ma mettono in risalto anche la venerazione e il timore che l’uomo, da secoli, ha per le montagne.

Da 180 anni, i fotografi che hanno eletto le montagne a soggetto privilegiato del loro lavoro ne esplorano le forme e le trame da ogni angolazione. Artisti passati e presenti hanno reso omaggio alla loro immensità, variando i punti di vista e cercando talvolta di amplificarne la natura spettacolare.

I fotografi Magnum hanno costruito e reinventato l’iconografia montana. Nelle loro fotografie le montagne sono osservate, sfruttate e attraversate.

Vediamo persone che trascorrono tutta la loro vita ad alta quota, ma anche persone di passaggio che cercano una guida spirituale, il piacere, un rifugio dalla guerra o semplice sopravvivenza.

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Dalai Lama Ladakh India 1976 © Raghu Rai/Magnum Photos

La mostra al Forte di Bard

L’esposizione al Forte di Bard è un viaggio attraverso gli archivi Magnum, un’esplorazione fotografica di come gli uomini hanno fatto proprie le montagne, che in questi scatti hanno poco in comune con quelle che vediamo nelle cartoline.

Il tema della montagna, inoltre, permette di avere un’idea dei viaggi dei fotografi Magnum attraverso tutti i continenti e fa comprendere meglio che cosa di volta in volta cattura la loro attenzione.

La mostra comprende inoltre una sezione dedicata a un importante progetto su commissione dedicato al territorio della Valle d’Aosta, firmato da Paolo Pellegrin, fotografo di fama internazionale e, tra altri prestigiosissimi riconoscimenti, vincitore di dieci World Press Photo Award, frutto di uno shooting realizzato nella primavera 2019.

Per realizzare le immagini presenti in mostra Pellegrin ha dovuto recarsi più e più volte, alla ricerca di quelle luci che lui, amante del bianco e nero, predilige. Sono le luci filtrate dalle nubi sfilacciate dal vento, i violenti controluce sulla superficie della neve, le buie increspature dei crepacci, le scure torri delle creste rocciose, gli arabeschi disegnati sulla superficie dei laghi ghiacciati.

foto robert capamostra magnum mountains forte di bard
Zermatt Switzerland 1950 © Robert CapaInternational Center of Photography Magnum Photos
Mountains by Magnum Photographers
Dove
Quando17 luglio 2019 – 6 gennaio 2020
OrariMartedì-venerdì dalle 10 alle 18
Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19
Chiuso il lunedì.

Aperture straordinarie
aperta tutti i giorni (lunedì inclusi) dal 29 luglio al 15 settembre

Ingresso10 euro intero; 8 euro ridotto
Infowww.fortedibard.it