Giulia Iacolutti ci ha parlato del suo progetto, ‘Jannah. Il Giardino Islamico del Chiapas‘, in mostra alle Antiche Carceri di San Vito al Tagliamento (Pordenone), fino al 1° settembre.

Qui la fotografa è ospite della rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia 2019 promossa dal Craf – Centro di Ricerca e Archiviazione Fotografica.

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La mostra di Giulia Iacolutti Foto: fb Craf

Jannah. Il Giardino Islamico del Chiapas

In Chiapas, uno Stato del Messico al confine del Guatemala, è incentrato il racconto fotografico di una piccola comunità, che in anni recenti si converte all’islam in un pacifico sincretismo. Il Craf per la rassegna 2019, attualmente in corso, ha scelto il progetto “Jannah. Il Giardino Islamico del Chiapas” per consegnare a Giulia Iacolutti il premio “Friuli Venezia Giulia Fotografia 2019 per un autore regionale” per aver dato un importante contributo, innovativo ed originale, alla fotografia italiana.


Chi è Giulia Iacolutti


Giulia Iacolutti, classe 1985 è fotografa documentarista e artista visiva. Ha conseguito la laurea magistrale in Economia dell’Arte e Gestione delle attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e decide di studiare fotografia e video presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Nel 2014 è vincitrice di un bando europeo e si sposta così in Messico, dove si diploma in Foto Narrativa e Nuovi Media presso la Fondazione Pedro Meyer con una borsa di studio del World Press Photo.

La sua vocazione ed il suo impegno sono nella narrativa e oltre alla fotografia, utilizza differenti linguaggi, non solo visivi ma anche nella modalità di stampa per esplorare temi di natura socio-politica relazionati alle lotte di resistenza identitaria. Si dedica ai suoi progetti personali e insegna fotografia regolarmente in varie istituzioni italiane ed estere (20 fotografos Bolivia, Accademia del Teatro alla Scala, IRFOS Padova, SUB Buenos Aires, Circolo Fotografico Friulano, AAVi Accademia di Arti Visuali messicana, Gimnasio de Arte y Cultura, etc…). Nel 2015 è invitata dal Dipartimento di Comunicazione dell’Università Iberoamericana per dare un corso sulle nuove narrative della violenza, convocato dal Programma di Difesa dei Diritti Umani. In seguito collabora con il Laboratorio Multimediale per la Ricerca Sociale della UNAM (Università Nazionale Autonoma Messicana) per lo sviluppo di progetti socio-visuali.


I progetti della Iacolutti sono stati esposti e pubblicati in vari Paesi del Sud America, in Italia, in Messico, in Spagna e negli Stati Uniti nonché su testate nazionali ed internazionali tra cui National Geographic, Vice, La Repubblica, Al Jazeera, L’Espresso e Gatopardo. E’ stata insignita di vari premi, come la menzione d’onore alla Biennale di Fotografia della Fondazione Maria ed Hector Garcia, e le nomine al Joop Swart Masterclass, al 6×6 Global Talent Program World Press Photo e al Foam Paul Huf Award. Casa Azul, edito studiofaganel ed TheM édition, è il libro fotografico di recentissima uscita dell’autrice che parla di cinque donne trans detenute in un in un penitenziario maschile a Città del Messico.