Dal 16 al 18 settembre, a Modena, Carpi e Sassuolo torna l’appuntamento con il Festivalfilosofia 2022. L’evento, quest’anno dedicato al tema della giustizia, conferma il format dell’edizioni precedenti con lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture e attività gratuite.
Ti stai chiedendo cosa fare in questa edizione di Festivalfilosofia oltre a seguire gli eventi? Noi ti consigliamo di vedere qualche mostra fotografica nelle diverse città che ospitano il tanto atteso festival della filosofia. Eccole.
Le foto di Ferdinando Scianna a Carpi
Palazzo dei Pio, a Carpi, ospita una mostra che celebra la tessitura, un’arte lavorativa che si è sviluppata a Carpi e in tutto il territorio circostante.
Scianna è uno dei più importanti fotografi contemporanei che si è confrontato più o meno direttamente con il tema della tessitura e, in questa mostra, si possono ammirare alcuni dei suoi lavori più importanti che mettono al centro le persone, i luoghi e gli ambienti.
Valerio Bispuri alla Bibliteca Poletti di Modena
Fino al 10 dicembre le fotografie di Valerio Bispuri sono in mostra alla biblioteca Poletti di Modena per “Prigionieri. Viaggio nella libertà perduta“.
In mostra un estratto del lungo viaggio fotografico nell’universo carcerario italiano compiuto dal fotografo tra il 2015 e il 2018. Un lavoro intenso che gli ha permesso di raccontare le difficoltà e le emozioni di chi vive recluso, con uno sguardo ispirato da un profondo interesse antropologico per l’essere umano emarginato e privato della libertà.
Chiara Negrello alla scuola di alta formazione FMAV
La scuola FMAV, in via Giardini 160, ospita la mostra “Like the tide” di Chiara Negrello. Un lavoro che affronta il tema del ruolo della donna nella società attraverso il racconto della vita delle donne che lavorano come pescatrici di vongole nella regione del delta del Po, un lavoro considerato prettamente maschile.
In mostra una selezione di immagini fotografiche e materiali video inediti presentati per la prima volta in occasione del festival.
Alessandro Gibellini alla Fondazione de Mitri
“Scritte sui Muri. Fotografie dello Stato di Fatto a Modena” è il titolo della mostra di Alessandro Gibellini esposta alla Fondazione de Mitri, in via Jacopo Sadoleto 12.
La fotografia è uno dei modi migliori per raccontare la città, i suoi luoghi, le sue architetture e le sue tensioni e far passare informazioni, pur filtrate dallo sguardo dell’artista.
In questa mostra la fotografia racconta le testimonianze lasciate dai segni su muri che, per l’artista, devono essere documentate prima che queste tracce scompaiano.
Martino Lombezzi e Jorie Horsthuis al Complesso San Paolo di Modena
Nella Sala del Leccio del Complesso San Paolo di Modena, in via Selmi 67, c’è la mostra “Resolution 808. La guerra a processo” di Martino Lombezzi e Jorie Horsthuis.
Un lavoro che racconta come oggi molti criminali di guerra condannati dal Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia, nato a seguito della guerra in Jugoslavia, siano percepiti come eroi nazionali e, scontata la pena, sono ritornati a ricoprire un ruolo politico.
Attilio Solzi al Metronom di Modena
“The Absence” di Attilio Solzi è un progetto fotografico realizzato nel corso di un anno: per 365 giorni, infatti, Solzi ha fotografato quotidianamente il luogo caratterizzato da attività di prostituzione. La serie di fotografie documenta il tempo dell’attesa, del passaggio, senza dettagli specifici.
La presenza umana è solo suggerita e lo sguardo di Solzi, intimo e attento, riesce a documentare questo luogo lasciandoci immaginare chi sono i suoi frequentatori, chi lo reclama come proprio chiedendo allo stesso tempo tutela e diritti. La mostra al Metronom di Modena, in via Carteria 10.
Le fotografie di Enrico Genovesi al campo di Fossoli
Il campo di Fossoli, in via Remesina esterna 32 a Carpi, ospita la mostra fotografica “Nomadelfia” di Enrico Genovesi.
La mostra, curata da Giovanna Calvenzi, ci permette di ripercorrere l’esperienza di Nomadelfia nata proprio al Campo di Fossoli e ancora attiva a Grosseto e il suo esperimento utopico di fondare una città dove la fratellanza è legge, nell’Europa devastata dalla guerra e divisa dalla guerra fredda. Una proposta di giustizia sociale, come realizzazione della giustizia in terra.
Camera ludica di Marco De Mutiis a Modena
“Camera Ludica” è un visual essay dedicato alla in-game photography, nell’ambito del progetto digital video wall curato da Metronom, la galleria di Modena, che si trova via Carteria 10.
De Mutiis esplora il recente fenomeno che comprende una serie di pratiche – dallo screenshot alle simulazioni fotografiche, dalle mod di gioco create dai giocatori alle modalità foto sviluppate dagli studi di gioco – che rivelano una nuova comprensione della fotografia e del suo rapporto con le simulazioni e i video giochi.