MILANO. Lo spazio milanese M4A – MADE4ART, gestito da Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo, porterà a Mia Fair, dall’11 al 13 aprile, i lavori fotografici dei due artisti Giulio Cerocchi e Raffaello Benedetti.

Entrambi i progetti sono accomunati da un forte richiamo alla tradizione che si attua attraverso le più innovative sperimentazioni tecniche del mezzo fotografico, declinate da ciascun artista secondo le proprie specificità e sensibilità artistiche. In Cerocchi questo avviene attraverso la ripresa di immagini e simboli appartenenti alla tradizione e alla cultura popolare, in Benedetti attraverso continui riferimenti alla classicità e alla storia dell’arte.

 

 

Cerocchi (Corridoio A Stand 28) presenterà la nuova serie di lavori “Bosco in città” sull’ambiente degradato di una città di provincia o di una grande metropoli che viene contrapposto a una natura incontaminata e a volte selvaggia. La tridimensionalità di un mattone materico, sul quale è impressionata una fotografia di alberi e di boschi, che fuoriesce dall’immagine, permette di staccare la mente dal contesto deprimente e di perdersi in una visione di spazi immensi e rassicuranti. A completare il percorso espositivo saranno esposte alcune opere della serie “Territori innevati”,  già presentate da M4A – MADE4ART in occasione della sua personale a cura di Gigliola Foschi (Evento Photofestival, 28 maggio – 7 giugno 2014).

 

 

Di Benedetti, invece, (Corridoio A Stand 30) verrà presentata una selezione di Still Life appartenenti alla più recente produzione dell’artista.

[quote_box_center]“Le opere di Raffaello Brà, composizioni apparentemente pittoriche nella resa dei colori, sono scatti fotografici studiati in ogni dettaglio, dove nulla è lasciato al caso, Still life fondati sull’equilibrio, l’armonia e la bellezza, con una continua tensione verso la perfezione. Basandosi sulla notevole esperienza accumulata nel mondo della fotografia, anche in ambiti non riconducibili all’universo artistico, Raffaello Brà ha assimilato quel rigore, quell’ordine e quella compostezza dell’insieme e di ogni singolo particolare che sono diventati suoi tratti distintivi e fattori di riconoscibilità. Elementi riconducibili alla storia dell’arte e alla cultura tradizionale sono rinnovati dall’artista attraverso lo scatto digitale, una classicità resa attraverso le moderne tecnologie, proposta innovativa nel panorama della fotografia d’arte contemporanea” (dal testo critico “L’Essenziale Invisibile Agli Occhi”, di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo).[/quote_box_center]