Il verde contemporaneo di Cametti Aspri in mostra a teatro
Verde Contemporaneo © Daniele Cametti Aspri

ROMA. “Verde Contemporaneo” di Daniele Cametti Aspri sarà esposto a Roma all’interno dello spazio “Ambrarte” del teatro “Ambra alla Garbatella”, nell’ambito dell’esposizione collettiva “Niente da vedere” e in collaborazione con Officine Fotografiche. 

Il progetto di Cametti Aspri sarà esposto insieme al progetto fotografico collettivo “Niente da vedere” proporrà anche i lavori fotografici di Vincenzo Labellarte (“Assedio”), Paolo Fusco (“Insulae”) e Sergio Figliolia (“Blank”).

 

Verde Contemporaneo © Daniele Cametti Aspri
Verde Contemporaneo © Daniele Cametti Aspri

 

[quote_box_center]Le aspettative di chi visita una mostra fotografica sono generalmente quelle di trovare il bello o l’inconsueto. Lo scopo di “Niente da vedere” è invece opposto: gli autori rivolgono la propria attenzione al consueto. Grazie all’approccio progettuale, l’attenzione all’ordinario viene amplificata mettendo in evidenza aspetti nascosti a chi normalmente guarda con occhi assuefatti la realtà quotidiana. Attraverso immagini documentarie e superando il racconto didascalico si esplorano aspetti paralleli della città eterna, mostrandone nuove criticità.[/quote_box_center]

 

VERDE CONTEMPORANEO. Verde Contemporaneo è una nuova tonalità di verde comunemente abbinata con il “Grigio Cemento” o il “Grigio Asfalto” nella giustificazione paesaggistica ed ambientalista dello sviluppo della nuova urbanizzazione ad alta densità e dei mega centri commerciali ecofriendly. Solitamente è usato con parsimonia attraverso spennellate di alberelli di piccolo fusto di giovane età confinati in aiuole asfittiche che sicuramente ne fungeranno anche da tomba in breve tempo. Parimenti, il verde contemporaneo è presente anche nei rendering dei progetti urbanistici di studi di architettura blasonati e spesso viene usato con successo come alibi ad opere di cementificazione massiccia. La realtà è spesso diversa dalla fantasia degli architetti.

Nel percorrere le strade delle nuove periferie la nostra percezione visiva è stimolata da immagini inconsuete. Contrasti evidenti di spazi verdi costretti dal cemento in zone al limite della città ma circondate dalla campagna. Un contrasto che appare ancora più evidente vista l’ampiezza dell’orizzonte. Un connubio di colori inatteso per una società che dovrebbe tendere alla vivibilità ed a sistemi urbani eco-compatibili.

Ma a tutto esiste una spiegazione. Il “Verde contemporaneo” è infatti il frutto di un paradosso nell’attuale regolamentazione per l’affidamento di appalti di urbanizzazione ed il loro rapporto con la realizzazione di servizi pubblici affidatigli dalle amministrazioni comunali. A fronte delle concessioni edilizie di grandi insediamenti urbani, spesso collegati con centri commerciali, le amministrazione affidano ai costruttori la realizzazione delle strutture di servizio pubblico: rete idrica, strade, parcheggi e aree di verde pubblico. Queste opere vengono realizzate dal costruttore al posto del pagamento di oneri edilizi all’amministrazione e rappresentano un’ulteriore occasione per incrementare il margine di profitto a discapito della qualità di vita.

Da qui la definizione “Opere di urbanizzazione a scomputo” e la nascita del “Verde contemporaneo” che si erge a simbolo dell’ennesima attività lucrativa a scapito del benessere della comunità.

 

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Verde Contemporaneo

Dove:  Teatro Ambra alla Garbatella – spazio AmbrArte – piazza Giovanni da Triora 15, Roma

Quando: dal 18 settembre al 14 ottobre 2015

La mostra è visitabile negli orari di apertura del teatro.

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