Jeff Bridges mostra ono arte bologna
© 2015 Jeff Bridges, All Rights Reserved

BOLOGNA. E’ la prima mostra monografica in Europa dedicata alla carriera fotografica dell’attore premio Oscar Jeff Bridges e ora, dal 3 ottobre al 15 novembre, “Jeff Bridges Photographs: Lebowski and Other Big Shots”, approderà a Ono Arte Contemporanea.

Come Peter Bogdanovich afferma nell’introduzione del catalogo della mostra, Jeff Bridges è contemporaneamente uno dei più versatili e sottovalutati attori di tutta Hollywood, oltre ad essere dotato di molte doti spesso sconosciute al grande pubblico: dipinge, compone, canta e, come può ben dimostrare questa mostra, è un fotografo di primo livello.

 

© 2015 Jeff Bridges, All Rights Reserved, Robin Williams: Rifing, The Fisher King, 1991
© 2015 Jeff Bridges, All Rights Reserved, Robin Williams: Rifing, The Fisher King, 1991

 

Bridges, che proviene da una famiglia da generazioni radicata nel tessuto dell’industria del cinema americano – suo padre Lloyd fu un attore caratterista attivo dagli anni ’40 in oltre 150 film e il fratello Beau è anch’esso celebre attore e regista- appartiene a quella generazione di attori che ha formato la vera base di Hollywood partecipando a un’innumerevole serie di film e recitando nei ruoli più diversi. All’inizio degli anni ’70 Bridges comincia la sua lunga carriera sul grande schermo, ma la fotografia – che pure aveva amato durante gli anni del liceo e del college – non viene ripresa fino al 1976 quando il personaggio che interpreta in un remake di King Kong lo costringe a girare con una macchina fotografica al collo e gli ricorda la sua passione.

 

© 2015 Jeff Bridges, All Rights Reserved, Jeff  Bridges, with hanging man in tree, True Grit, 2010
© 2015 Jeff Bridges, All Rights Reserved, Jeff Bridges, with hanging man in tree, True Grit, 2010

 

Da allora Bridges porta sempre con sé, sui set dei film a cui lavora, una Widelux, una particolare macchina fotografica utilizzata per la posa con un otturatore a scatto ritardato che permette quindi la doppia esposizione, e con una caratteristica pellicola allungata molto simile a quella 70 mm con cui erano girati i film. La scelta di questa macchina, che può sembrare di scarsa importanza, è in realtà strettamente legata alla concezione che Bridges ha dell’arte: come lui stesso afferma infatti, da un lato le caratteristiche della Widelux permettono di catturare il maggior numero di informazioni in un singolo scatto e di narrare contemporaneamente più storie, creando delle immagini che sono in un inter-regno tra la fotografia di scena (o di posa) e il film, dall’altro invece, l’assenza di un focus manuale e un obiettivo poco attendibile la rendono una macchina piuttosto arbitraria e poco precisa, ma per questo più “umana” ed onesta.

 

© 2015 Jeff Bridges, All Rights Reserved, Julianne Moore “The Dude’s” dream, The Big Lebowski, 1998
© 2015 Jeff Bridges, All Rights Reserved, Julianne Moore “The Dude’s” dream, The Big Lebowski, 1998

 

Sia come attore che come fotografo Bridges vuole liberare la scena dalla sua presenza per lasciare spazio alla narrazione. Le immagini che Bridges scatta nei backstage di film come The Fabulous Baker Boy, Texasville, The Fisher King, American Heart, e ancora The Mirror has two faces, True Grit e The Big Lebowsky raccontano la vera essenza di cosa significhi creare  un film e definirle solo “intime” sarebbe riduttivo. Il suo lavoro infatti ha una qualità poetica tale da far risultare queste fotografie quasi un’autobiografia, un diario quotidiano e a tratti malinconico.

 

© 2015 Jeff Bridges, All Rights Reserved, Philippe Seymour Hoffman: Comoedia Tragoedia, The Big Lebowski, 1998
© 2015 Jeff Bridges, All Rights Reserved, Philippe Seymour Hoffman: Comoedia Tragoedia, The Big Lebowski, 1998

 

In mostra oltre alle immagini del backstage dei film citati e di molti altri anche una serie di immagini, chiamate Comoedia/Tragoedia, che sfruttano proprio la caratteristica possibilità della doppia esposizione della Wideluxe per immortalare nello stesso scatto attori come Martin Landau, John Turturro, Cuba Gooding Jr., Philip Seymour Hoffman o Kevin Spacey che interpretano la maschera comica e quella tragica, nel nome della tradizione teatrale più classica.

La mostra è composta di circa 60 immagini in diversi formati.

 

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Jeff Bridges Photographs: Lebowski and Other Big Shots

Dove: Ono arte contemporanea, via Santa Margherita 10, Bologna

Quando: 3 ottobre – 15 novembre 2015

Info:  051 262465 ; onoarte.com

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