MILANO. Il Museo del Novecento, in occasione della Undicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, fino al 28 febbraio presenta milanopiazzaduomo, una mostra fotografica di Gabriele Basilico e Marina Ballo Charmet, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano nell’ambito del palinsesto culturale “Expo in città” .
La mostra rende omaggio a piazza Duomo, luogo che appartiene all’immaginario collettivo della città riletto dai due autori con intenti e linguaggi fotografici differenti: negli scatti dall’alto Gabriele Basilico restituisce la grandezza e la complessità dello spazio, Marina Ballo Charmet si concentra nella ripresa dal basso, nel dettaglio periferico e inedito.
La mostra è la realizzazione di un’idea, di un progetto, di un sogno comune nato nel 2010 durante i colloqui tra Gabriele Basilico, Marina Ballo Charmet e Marco Belpoliti, uniti nell’intento di mettere in relazione le loro diverse visioni sulla fotografia fino a farle diventare complementari. Un progetto “a sei mani” che oggi con “milanopiazzaduomo ” trova il suo compimento al Museo del Novecento.
Piazza Duomo è intimamente legata al Museo del Novecento, non solo per la posizione della sua sede, il Palazzo dell’Arengario, ma perché è parte integrante del percorso espositivo progettato dall’architetto Italo Rota: Sala icona del Museo che accoglie, intorno alla grande vetrata affacciata sulla Piazza, due opere ambientali del maestro Lucio Fontana – il Neon per la IX Triennale di Milano del 1951 e il Soffitto Spaziale del 1956 – componendo così un’installazione in continuo movimento e dialogo con la città, la sua vita, il suo cuore.
L’esposizione presenta un nucleo di immagini di Gabriele Basilico e due video accompagnati da una serie di sequenze fotografiche di Marina Ballo Charmet. Le fotografie di Basilico, in bianco e nero di grande formato realizzate dall’artista nel 2011 su incarico della Veneranda Fabbrica del Duomo, accompagnano lo sguardo tra le guglie del tetto della Cattedrale di Milano, la Piazza e gli edifici circostanti.
Complementare è la visione che Marina Ballo Charmet propone attraverso un video realizzato con la macchina fissa che riprende il Duomo nel passaggio dalla notte al giorno in tempo reale. È il “risveglio” della città, con i primi movimenti che popolano la Piazza. Un secondo video percorre il perimetro rettangolare dello spazio ripreso con un decentramento del punto di vista: l’artista, con la camera posizionata all’altezza dei fianchi, “trasforma” l’obiettivo in un occhio-corpo restituendo una visione periferica e laterale, come se l’obiettivo riprendesse da solo. Una sequenza di fotografie presenta la Piazza sempre nel passaggio dal buio della notte alla luce del giorno, ma ripresa in controcampo rispetto al primo video.