MILANO. Officine Fotografiche Roma compie 15 anni e si sdoppia aprendo una nuova sede a Milano, in via Friuli 60. Ad inaugurare la nuova sede milanese sarà la mostra ‘Copacabana Palace’ del fotografo tedesco Peter Bauza, premiato al Visa d’Or Awards 2016.

 

Copacabana Palace ©Peter_Bauzaechophotojournalism
One of the buildings lost already several hall floors and was partially evacuated. Nevertheless many families are resistant to leave their actual homes and prefer to face more risks. Ricardo is one of the remaining dwellers Copacabana Palace ©Peter_Bauzaechophotojournalism

 

Le immagini dell’autore raccontano la vita di un luogo chiamato Copacabana Palace che evoca ironicamente un famoso resort di lusso di Rio de Janeiro.

La realtà che si presenta ai nostri occhi, infatti, è molto diversa. L’edificio, oggi occupato da più di 300 famiglie, è un complesso condominiale costruito circa 30 anni fa il cui progetto, a causa di gravi problemi finanziari, non è mai stato portato a termine.

Gli abitanti di Copacabana Palace sono ‘sem tetos, sem terras, sem moradias’. Vivono al buio di quel Brasile alle cui immagini sfavillanti siamo stati abituati durante gli eventi sportivi degli ultimi anni a partire dai Giochi Panamericani del 2007, fino ad arrivare alle Olimpiadi del 2016.

 

Copacabana Palace ©Peter_Bauzaechophotojournalism
View of the inner yard and the neighbor building.
Copacabana Palace ©Peter_Bauzaechophotojournalism

 

La vita al Copacabana Palace è dura: manca tutto, a partire dai servizi fondamentali come acqua, elettricità e sistema fognario. L’assenza di servizi igienico-sanitari provoca gravi problemi di salute ai suoi abitanti come dengue, tubercolosi, meningite, gastroenterite e malattie della pelle.

Molte delle persone che vivono qui provengono dalle favelas e quasi sempre sono sfuggite agli scontri tra gang di spacciatori o in altri casi e scappano dalla vita di strada in cui si sono ritrovati non riuscendo più a pagare l’affitto mensile.

 

Copacabana Palace ©Peter_Bauzaechophotojournalism
Copacabana Palace ©Peter_Bauzaechophotojournalism

 

Sono diverse le milioni le persone che in Brasile non hanno un tetto o una casa stabili e, nonostante l’edilizia sociale e le politiche contro la povertà del governo, il numero è in costante aumento.

Secondo le Nazioni Unite più di un miliardo di persone nel mondo risiede in alloggi inadeguati, soprattutto nelle periferie abusive e nei quartieri tentacolari delle grandi città dei paesi in via di sviluppo. Pur avendo ratificato i trattati internazionali delle Nazioni Unite relative ai Diritti Umani il 6 luglio 1992 e averli incorporati nella legislazione nazionale con il Decreto 591, in Brasile ci sono molte situazioni, come quella raccontata da Bauza, che tutt’oggi non rispettano questa legge, nonostante i rischi connessi all’inadeguatezza degli alloggi anche in termini di costi sociali.

Le persone che vivono al Copacabana Palace si possono considerare veri e propri sopravvissuti. Hanno redditi mensili che oscillano tra gli 80 ed i 250 $, oppure grazie al Family Basket, un sussidio del governo che va dai 15 ai 100 $. La maggior parte di loro, non potendo contare su un impiego regolare, alimenta l’economia informale attraverso lavori giornalieri come la vendita di bibite o cibo fatto in casa lungo strade e autostrade.

 

Copacabana Palace ©Peter_Bauzaechophotojournalism
Maria Eduarda is sitting in her simple bedroom that she shares with 4 more siblings.                                Copacabana Palace ©Peter_Bauzaechophotojournalism

 

L’unico grande sogno di tutte queste persone è quello di poter vivere in una casa propria e stabile. Per questo Copacabana Palace è il racconto degli sforzi quotidiani che i suoi protagonisti mettono in atto per superare l’ostilità del luogo in cui vivono. Una storia fatta non solo di sofferenze, debolezze e fallimenti ma anche del loro superamento grazie alla loro grande forza.

Sono storie di cui nessuno parla, che ci rivelano la quotidianità di persone passando attraverso la loro felicità, la loro tristezza, le loro esigenze ed illusioni.

 

 

Copacabana Palace

Dove: Officine Fotografiche Milano, via Friuli 58-60 (ingresso da via Privata Rezia)

Quando: dal 16 al 23 dicembre 2016 e dal 9 gennaio al 17 febbraio 2017

Orari: lunedì – venerdì ore 15.00 – 21.00. Sabato e domenica chiuso.

Ingresso: gratuito