Milano raccontata da Vincenzo Castella. E’ questa Milano, la mostra che, dal 27 febbraio, sarà esposta a Building, in va Monte di Pietà, 23.

L’esposizione, a cura di Frank Boehm, presenta 30 opere di medio e grande formato, oltre cento immagini inedite del lavoro sulla costruzione dello stadio di San Siro e tre proiezioni video.

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Vincenzo Castella, Santa Maria delle Grazie, Milano, 2012, C-Print, 66 x 83cm


Come già suggerisce il titolo della mostra, questo è un tributo alla città e filo conduttore di una produzione che compare nella ricerca di Vincenzo Castella già dalla fine degli anni Ottanta.

Milano è infatti per l’artista città d’adozione, attuale residenza, il luogo dove la ricerca sulla città ha il suo inizio.

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Vincenzo Castella, #05 Milano, 2013, C-Print, 55 x 70 cm

Tre sezioni per scoprire Milano

Il progetto espositivo è costruito attraverso immagini di grande formato, caratteristiche della produzione di Castella, organizzate dal curatore Frank Boehm in tre sezioni: Rinascimento, Contesto Urbano e Natura.

La mostra si apre con le vedute di interni rinascimentali milanesi, chiese, angoli e mura sacre fra i più noti, come il Cenacolo vinciano e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, che costituiscono la parte più recente della produzione dell’artista.

Gli spazi del primo e del secondo piano ospitano gli scatti sul contesto urbano di Milano, con un approfondimento sulla costruzione dello stadio di San Siro, serie del 1989 da cui successivamente prende forma e si sviluppa la produzione artistica legata agli spazi urbani.

Al terzo piano il tema è legato alla natura: Castella non cerca una natura paesaggistica, ma guarda a una natura interna, mediterranea e tropicale, collezionata e adattata all’altezza di una architettura che la ospita, sviluppata attraverso l’educazione umana. Un’attenzione che inizia per l’artista nel 2008 e che tutt’oggi prosegue come tensione per un’ipotesi di nuove riflessioni.

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Vincenzo Castella, #01 Serra, 2012, C-Print, 85 x 106 cm


La rappresentazione e così l’analisi della città si compongono dall’esperienza di ambienti così diversi tra di loro, legati concettualmente da un approccio di straniamento.

Mentre tutte le foto ritraggono luoghi quotidiani ed accessibili, ripresi da punti di vista terrestri – l’artista e lo spettatore fanno sempre parte dello stesso spazio, interno all’architettura, interno alla metropoli – le immagini sono tutt’altro che comuni. La misura della distanza crea una sensazione di straniamento, un nuovo punto di vista.

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Vincenzo Castella, Milano (Arena), 2002:2006 C-Print, 150 x 220 cm
Milano, Vincenzo Castella
Dove
Building, via Monte di Pietà, 23 Milano
Quando27 febbraio – 27 aprile 2019
Orarimartedì – sabato, 10.00 – 19.00