Cosa ti piace dell’Italia? Cosa ti piace della tua terra?
La panchina dove hai dato il primo bacio? Il tiramisù della nonna? Il vecchietto che ti accoglie nella sua bottega? O i sorrisi o le battute del tuo barista la mattina?
O ancora: i vecchietti seduti davanti al portone del condominio che parlano in dialetto del più o del meno; l’artigianato locale; i giovani che si danno da fare; i vecchi portoni o le case di campagna.
Insomma. Pensa: se non abitassi più in Italia o dovessi stare lontano da casa tanto tempo cosa ti mancherebbe di più?
Sono tante le cose ci fanno odiare l’Italia ma anche tante quelle che ci fanno amare il nostro Paese. E da questi sentimenti contrastanti nasce il progetto fotografico Italia Project di Irene Ferri che invita tutti quelli che vogliono partecipare a inviare le loro proposte e a confidarle perchè amate l’Italia, cosa vi lega al nostro Paese.
Questo per creare poi un progetto fotografico di storytelling collettivo che finirà sul suo blog.
Il progetto
“In Italia non funziona niente. L’Italia fa schifo. L’Italia sta andando a rotoli“.
”Non so voi, ma questo è quello mi si presenta davanti agli occhi quotidianamente sul mio feed di Facebook, e molto spesso anche nella vita reale – spiega Irene – Italiani arrabbiati. Delusi. Frustrati“.
Una volta tornata dagli States, racconta, “è stata dura riabituarmi ai ritmi dell’Italia: scarsità di opportunità lavorative, se trovi da lavorare vieni comunque (molte volte) trattato con sufficienza, da un giorno all’altro puoi essere lasciato a casa. Inoltre, come donna ho subito e ho visto subire ad altre mie amiche mobbing psicologico sul lavoro“.
“Insomma non è stato facile. In Italia ci sono problemi reali ma di cui, a mio parere, stiamo un po’ over-parlando. La tv è diventata tele-disgrazia, le lamentele abbondano, il morale è bassissimo. Secondo me il tutto è determinato anche dal fatto che ci concentriamo spesso solo sul negativo, non accorgendoci di tutto il bello che abbiamo intorno in Italia, dandolo quasi per scontato”.
Per questo, conclude, “mi è venuta voglia di creare un archivio fotografico in cui rifugiarci ogni volta che ci sentiamo giù riguardo al nostro Paese. Una raccolta collettiva di storie, ricordi, impressioni, frammenti d’Italia“.
Come si partecipa
Per partecipare al progetto occorre compilare il form che trovate qui ripondendo alla domanda: “Cosa ti lega all’Italia? Un posto, una persona, un ricordo?“. Irene riceverà e leggerà i vostri messaggi poi andrà a scattare foto in giro per l’Italia in base ai racconti che le arriveranno.
“Raccoglierò tutti i racconti e tradurrò i più belli e significativi in fotografie che verranno esposte in una mostra finale” spiega Irene.
L’invito inoltre è esteso anche agli italiani che vivono all’estero.