TORINO. Aprirà il 1° ottobre Camera – Centro Italiano per la Fotografia, una struttura per accedere alla fotografia nazionale e internazionale in ogni sua forma, attraverso un dialogo aperto con artisti e istituzioni. La sede, di 2000 mq, si troverà in Via delle Rosine 18, all’interno del complesso Isolato di Santa Pelagia.

Mediante studi, sperimentazioni e attività dedicate alla fotografia, l’offerta culturale di Camera vuole stimolare il confronto, suscitare domande e approfondire il racconto della realtà attraverso le immagini. Il linguaggio della fotografia sarà studiato in ogni sua parte in modo trasversale e i risultati messi in mostra senza eccezioni di genere o funzione.
LE ATTIVITA’.
Mostre – otto esposizioni all’anno, di cui tre principali e cinque/sei complementari.
Didattica – programma di workshop, seminari, master e programmi educativi per le scuole.                      Archivi – catalogazione e valorizzazione del patrimonio archivistico fotografico italiano.
Territori – dipartimento trasversale per la creazione di sinergie e progetti condivisi con partner nazionali e internazionali, come istituzioni, festival, fiere ed eventi culturali.

 

Boris Mikhailov, Red Series
Boris Mikhailov, Red Series


MOSTRE. 
Con una superficie espositiva di 800 mq, Camera proporrà ogni anno tre esposizioni principali e una serie di cinque/sei mostre complementari, alternando esperienze italiane e internazionali. Camera organizzerà e accoglierà mostre antologiche di artisti affermati, collettive tematiche, così come progetti che investigheranno le più recenti ricerche dei giovani fotografi. Ampio spazio sarà dato all’approfondimento della fotografia anonima, familiare e d’archivio.
La programmazione espositiva affronterà i differenti generi e le diverse pratiche della fotografia, oggi sempre più in dialogo con le altre discipline dell’arte e non solo. Tutte le mostre saranno prodotte o co-prodotte da Camera in associazione con altre istituzioni italiane e internazionali.

BORIS MIKHAILOV. La prima mostra sarà una grande retrospettiva dedicata a Boris Mikhailov, tra i più importanti artisti viventi cresciuti nella ex Unione Sovietica. Oggetto centrale del percorso espositivo – oltre 300 le opere esposte – è proprio la sua terra d’origine, l’Ucraina, che nell’opera dell’autore è raccontata a partire dagli anni Sessanta fino alla recente rivoluzione dell’Euromaidan con scelte formali e linguaggi di volta in volta differenti: dal ritaglio delle immagini fotografiche all’applicazione di uno strato di pittura sulla loro superficie, dall’accostamento di immagini e testi alla messa in scena, fino al più crudo stile documentario. La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione co-edita da Camera Walther König, contenente oltre 500 immagini raccolte da Mikhailov nel corso degli anni, che condurrà il visitatore a un’ultima stanza da esplorare privatamente una volta conclusa la visita.

ANNI DI PIOMBO. Seguirà Italia 1968–78, dedicata a uno dei più complessi e delicati momenti della storia italiana. L’esposizione, che inaugurerà a Gennaio 2016, esplora il decennio degli anni di piombo sottolineando il ruolo della fotografia come strumento di approfondimento storico e sociale: dalle immagini dei fotogiornalisti a quelle dei testimoni oculari, dai giornali ufficiali alle produzioni private dei militanti, dai memorabilia alle opere degli artisti. Accanto ai materiali dell’epoca saranno presentate una serie di ricerche più recenti, riscontrabili non da ultimo nelle produzioni cinematografiche e televisive dedicate a questo periodo. Ogni sala sarà trattata in maniera autonoma e ospiterà un momento o un tema specifico del periodo trattato. La direzione artistica di Camera sarà affiancata da un comitato scientifico: curatori, ricercatori e studiosi metteranno in campo le proprie conoscenze sul periodo e si cimenteranno con i relativi materiali fotografici. Offriranno agli spettatori una varietà di chiavi di lettura, volte a comporre un possibile ritratto del complesso decennio 1968–78.

 

 

Jonas Bendiksen, Territorio dell'Altai, Russia 2000. © Jonas Bendiksen/Magnum Photos
Jonas Bendiksen, Territorio dell’Altai, Russia 2000. © Jonas Bendiksen/Magnum Photos


DIDATTICA. 
Un’educazione visiva declinata su diverse fasce di età e livello favorirà lo sviluppo di conoscenza – quindi di una capacità critica personale e autonoma – del pubblico, coinvolgendo anche coloro che non abbiano mai avuto un’occasione concreta di avvicinamento.

WORKSHOP. Dal mese di maggio oltre cento studenti sono stati coinvolti in una serie di workshop e seminari realizzati in collaborazione con Leica Akademie Italy, che porteranno in Italia alcuni autori dell’agenzia Magnum Photos a tenere corsi mirati all’apprendimento della pratica fotografica. Altri workshop si terranno sul territorio nazionale, grazie all’attivazione di una rete di collaborazioni con altre realtà.

DIDATTICA PER LE SCUOLE. Per promuovere l’apprendimento della fotografia come strumento didattico, utile all’inclusione sociale e all’accrescimento di una sensibilità critica, Camera propone un programma di laboratori dedicati a bambini e ragazzi di scuole elementari e medie. La scoperta, il gioco e la creatività saranno gli strumenti per fornire ai più giovani la grammatica di base per una buona lettura delle immagini fotografiche. A un primo modulo, propedeutico, seguiranno percorsi di approfondimento studiati appositamente sulla programmazione espositiva del periodo corrispondente.

ALTA FORMAZIONE. Da Gennaio 2016 sarà disponibile un calendario con corsi di alta formazione per studenti che presentino una buona preparazione di base e l’interesse a costruire una propria professionalità nel settore. I corsi saranno mirati allo sviluppo di competenze fotografiche avanzate.

 

 

 

 

ARCHIVI. Camera si impegnerà nella valorizzazione del patrimonio archivistico fotografico italiano attraverso diverse attività, fra cui il riordino, la catalogazione, la meta-datazione e la realizzazione di mostre e pubblicazioni su materiali provenienti da fondi pubblici e privati. Ambito principale dell’intervento di Camera saranno gli archivi fotografici di enti e professionisti che hanno fatto la storia della fotografia italiana, documentando i cambiamenti sociali ed economici del paese. L’obiettivo a lungo termine del progetto è di costruire una piattaforma che consenta a ricercatori, operatori culturali e al pubblico di accedere ai contenuti visivi dei fondi fotografici italiani, convogliati in un sistema archivistico digitale condiviso.

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