A Gabriele Cecconi il Premio Fotografia Etica

gabriele cecconi premio fotografia etica 2019
Balukhali-Kutupalong refugee camp, Ukhia subdistrict, Cox's Bazar, Bangladesh 16/08/2018 - Sixty-year-old Abdul Salam inside a hole he excavated to build a latrine. The inability to manage the massive quantity of waste generated by the camps is a major source of disease. The World Health Organisation reported in December 2017 that 88 percent of the water samples it had collected from households in the camps were contaminated by the bacteria E. coli from unmanaged faecal matter.

E’ stato assegnato al giovane documentarista italiano Gabriele Cecconi il Premio Fotografia Etica.

Vince con The Wretched and the Earth, reportage sulla drammatica condizione della popolazione musulmana Rohingya a Cox’s Bazar, nel sud del Bangladesh. Lavoro che si potrà vedere alla prossima edizione del festival di Fotografia Etica.

cecconi premio fotografia etica 2019
Unchiprang refugee camp, Teknaf subdistrict, Cox’s Bazar, Bangladesh, 08/08/2018 – A tree stands alone in the middle of the camp. The deforestation and exploitation of the environment is massive all around the area. According to the energy and environmental technical group of the ISCG, the entire forest land in Cox’s Bazar is likely to disappear this year.

Il progetto

Già provata dalla terribile ondata di violenze da parte dell’esercito
del Myanmar, questa minoranza deve lottare anche con le precarie condizioni di una vita sempre più segnata dalla profonda crisi ambientale e dagli effetti che questa ha su ecosistema, salute della comunità e, quindi, stessa sopravvivenza.

Se si guarda alle risorse del territorio metà della riserva naturale è destinata a scomparire entro l’anno in corso: “Il conto alla rovescia – dice Cecconi – è dunque iniziato”.

cecconi premio fotografia etica 2019
Balukhali-Kutupalong refugee camp, Ukhia subdistrict, Cox’s Bazar, Bangladesh, 6/8/2018 – Rohingya workers cross a flooded canal due to the rains in one of the new parts of the camp. Widespread deforestation had a devastating impact, increasing soil erosion, risk of land-slides and floods during the monsoons. OIM, UNHCR and WFP hired hundreds Rohingya everyday to flatten hills in the new areas of the camp to relocate refugees at risk of land sliding.

La giuria ha scelto di premiare Cecconi, dopo la valutazione attenta di tutti i lavori arrivati finalisti all’ultima edizione del Premio Voglino.

Cecconi, raccontando l’area di Kutupalong nella sua complessità, ci mostra una situazione che si fa simbolo delle grandi sfide sociali, umanitarie e ambientali delle migrazioni di massa e di tutta la nostra epoca.

Già inserito da finalista nell’Italian Collection, il suo lavoro sarà inoltre esposto, a ottobre 2019, all’interno della prossima edizione del Festival della Fotografia Etica. Prosegue così la collaborazione avviata, nel segno della volontà comune di celebrare e divulgare il valore del foto-giornalismo in Italia.