Vi racconto una storia. Questo è l’inizio di un viaggio, un cammino attraverso un territorio caldo, terribilmente bello e nostalgico. Sconosciuto a molti, semplicemente perché adagiato oltre lo spazio opprimente delle grandi cittá, fuori dalle coordinate frenetiche delle rotte turistiche ingorde. Un viaggio attraverso il Lazio: un reportage emozionale lungo le strade che delineano la realtá cittadina e rurale di una regione tanto ricca di angoli segreti e preziosi quanto fortemente sottovalutata“.

 

A journey through Lazio, in Italy: an emotional reportage  along roads that line urban and rural reality of a region so rich in secret and precious corners, but poor of cares.
A journey through Lazio, in Italy: an emotional reportage along roads that line urban and rural reality of a region so rich in secret and precious corners, but poor of cares.

 

Qui è tutto fermo” è il progetto di Arianna Fraccon. Un progetto che nasce e si concretizza a partire dalla potenza evocativa di un ritorno sui luoghi dell’infanzia. Un modo per affondare finalmente  le mani nella materia informe e fugace delle occhiate e dei ricordi incuriositi che riaffiorano. Come un flusso di coscienza fatto da epifanie di joyciana memoria, ovvero episodi apparentemente ordinari che diventano momenti rivelatori  di qualcosa di più profondo. “Proprio per questo – racconta Arianna – ho scelto di sviluppare il lavoro in bianco e nero: la rappresentazione visiva della possibilità. Si tratta infatti di scoprire, passo dopo passo, luoghi sospesi  e misteriosi dove l’occhio si abbandona e la visione si costituisce seguendo il linguaggio delle sensazioni tattili, olfattive e uditiveQui tutto è fermo: in questi luoghi, il gesto grazioso di una statua o lo scheletro di un molo proteso nel vuoto sono l’indizio di un presente esclusivo, immobile e salvifico, dove la superficie esperienziale annienta quella temporale per donare respiro e fiato alla visione preziosa dell’istante che diviene realtà”.

 

 

Il punto di partenza ideale di questo percorso è stato l’antico cementificio Cerrano, a circa 60 km da Roma. Un complesso industriale in stile liberty risalente al 1898 ed oggi completamente abbandonato, situato al centro del comune di Santa Marinella. “E’ qui che ho trascorso diverse estati durante la mia infanzia nella casa di mia nonna – racconta Arianna – approfondendo le vicende alterne di questo luogo in rovina che da anni mi attraeva, ho cominciato a scoprire ed esplorare, grazie anche alla guida esperta ed entusiasta del giovane addetto stampa del comune Roberto Boccoli, una cittadina incredibilmente ricca di storia, cultura e archeologia, non a caso denominata la Perla del Tirreno”.

 

A journey through Lazio, in Italy: an emotional reportage  along roads that line urban and rural reality of a region so rich in secret and precious corners, but poor of cares.
A journey through Lazio, in Italy: an emotional reportage along roads that line urban and rural reality of a region so rich in secret and precious corners, but poor of cares.

 

Ho scoperto così, oltre la florida vegetazione mediterranea che cattura e avvolge la vista, i ruvidi ponti romani distrattamente chiusi nei cortili delle case lungo la riviera, nonché un vero e proprio itinerario fra le dimore dimenticate che hanno ospitato personaggi come Enrico Bassani, Sibilla Aleramo, Ugo Ojetti, Totò, Rossellini. Torre Chiaruccia, dove Guglielmo Marconi compiva i suoi studi più importanti: oggi limite militare invalicabile. Le sterpaglie, i cavalli indomiti su per i sentieri sterrati di vecchie serre in disuso e rovi di more. Gli scavi condotti negli ultimi quattro anni sul sito della città antica di Castrum Novum da un’equipe di studiosi italo-francesi, infine la colonia estiva voluta da Mussolini sulla spiaggia di Santa Severa”.

 

A journey through Lazio, in Italy: an emotional reportage  along roads that line urban and rural reality of a region so rich in secret and precious corners, but poor of cares.
A journey through Lazio, in Italy: an emotional reportage along roads that line urban and rural reality of a region so rich in secret and precious corners, but poor of cares.

 

“Nei giorni successivi ho esplorato Bracciano, con i suoi muri densi e porosi e le tracce consumate di un antico splendore. Sono giunta poi fino a Tarquinia, questa volta senza alcuna aspettativa precisa. L’avevo sempre conosciuta per via della necropoli, mai prestato attenzione al borgo, recentemente restaurato e valorizzato,che possiede invece una bellezza rara e sorprendente. E’ stata l’atmosfera vivace ma ordinata ad accogliermi e sopraffarmi, mentre dal belvedere che si snoda lungo il perimetro del borgo si aprivano in penombra visioni composite: la struttura del vecchio mattatoio in disuso,  le distese di campi puntellate da stabilimenti industriali, la torre medievale. Fino ad arrivare, attraverso il litorale, alle case popolari situate dinnanzi alle vecchie saline, oggi trasformate in Riserva Naturale”.

 

 

 

Le immagini finora raccolte rappresentano idealmente il primo capitolo di un focus evocativo che la fotografa intende sviluppare ed ampliare ulteriormente in maniera dinamica, nell’arco delle diverse stagioni in nuovi luoghi della Regione, continuando così a scoprire e testimoniare dimensioni e prospettive totalmente estranee a quella abituali delle grandi città e dei grandi avvenimenti. “Per questo motivo sono attualmente al lavoro sul territorio del reatino e i fenomeni di abbandono ed emigrazione che coinvolgono tanti comuni al ridosso degli Appennini”. L’intento è quello di trasformare questa esplorazione paesaggistica ed emozionale in un libro. “Già da tre anni ormai porto avanti una intensa ricerca fotografica sul corso del fiume Aniene: devo molto e sono molto legata al territorio di questa incredibile Regione”.

 

A journey through Lazio, in Italy: an emotional reportage  along roads that line urban and rural reality of a region so rich in secret and precious corners, but poor of cares.
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Arianna FracconNata nel 1988 a Roma, dove tuttora vive, lavora e studia, Arianna Fraccon sperimenta da sempre scrittura e fotografia come mezzi privilegiati di indagine, approfondimento ed espressione creativa. Come fotografa, redattrice web e attivista, concentra la propria ricerca narrativa sui conflitti sociali, con costante e vivo interesse nei confronti dei vissuti legati a migrazioni, razzismo, identità, integrazione possibile; antispecismo e diritti animali. Attraverso l’esplorazione continua della relazione alterna e contraddittoria fra presenza umana e ambiente, risulta dominante nei suoi lavori l’attenzione verso tematiche relative ai processi di trasformazione e abbandono del territorio urbano ed extraurbano, nonché al rapporto  fra l’ uomo e gli altri animali non umani. Ha studiato fotogiornalismo presso la Scuola Romana di Fotografia e continua a frequentare diversi seminari  e workshop di reportage sociale. Attualmente sta terminando gli studi presso l’ Università La Sapienza con una tesi sul rapporto fra Letteratura e Fotografia nel 900 Italiano e l’esperienza collettiva del “Viaggio in Italia” guidata da Luigi Ghirri.