Festival del Reportage: la mostra di Berruti e gli incontri con i fotografi

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Dal 28 al 31 luglio Ascoli Piceno ospita la seconda edizione del Festival del Reportage. Ideato dall’associazione FaRe e diretto dal fotografo ascolano Ignacio Maria Coccia, membro dell’agenzia Contrasto, la manifestazione nasce con l’intento di porre l’attenzione sul genere fotografico del reportage e parlare in modo diretto a un largo pubblico.

Massimo Berruti The silence left behind
Hostomel, Kyiv, Ukraine, April 2022: A car broken by Russian forces after shooting at its drives left abandoned aside the road © Massimo Berruti The silence left behind

Massimo Berruti in mostra al Festival del Reportage 2022

Massimo Berruti presenta al Festival del Reportage “The silence left behind”, una selezione di scatti con i quali narra l’invasione della capitale ucraina Kiev da parte dell’esercito russo. Il suo racconto si focalizza su ciò che l’esercito russo si è lasciato alle spalle, ritirandosi, dalla capitale e dalle aree circostanti.

Il 24 marzo 2022 ha avuto inizio l’invasione russa dell’Ucraina. Nei primi giorni di guerra, lo sforzo di Mosca si è concentrato sulle aree intorno a Kiev, la capitale dell’ex repubblica sovietica. Molte delle cittadine situate alle sue porte sono state occupate dalle truppe russe, transitate dalla Bielorussia, alleata del Cremlino.

Con questa manovra, l’esercito invasore ha cercato di arrivare a Kiev per decapitare le leadership ucraina, provocare un cambio di regime e risolvere la guerra in modo rapido, con costi contenuti.

Il tentativo è fallito. La controffensiva ucraina e le difficoltà logistiche hanno spinto l’esercito russo alla ritirata, ponendo fine alle occupazioni di centri quali Bucha, Hostomel e Irpin. Il fotografo Massimo Berruti, già vincitore di due World Press Photo, le ha visitate subito dopo la liberazione, recandosi anche in una Kiev ferita e sconvolta dall’artiglieria russa. 

Un’eredità fatta di morte e distruzione, quella lasciata dall’invasore dopo la ritirata. La regione di Kiev si è trasformata in una zona fantasma, dove l’eco della paura e della violenza risuonano nel silenzio assordante lasciato dalla guerra. Un silenzio innaturale, interrotto, solo dagli allarmi aerei: anche a Leopoli, grande città dell’ovest dove Berruti ha completato il suo reportage. Uno sguardo profondo e non cronachistico, il suo, che offre uno spaccato su questo scenario sconvolgente e sulle vite frammentate degli ucraini.

Di forte impatto, in bianco e nero, questa mostra è stata prodotta appositamente per l’esposizione al Festival e sarà ospitata nella Galleria d’Arte Contemporanea “O. Licini”.

Massimo Berruti The silence left behind
© Massimo Berruti The silence left behind

La mostra nata dalla collaborazione con Fujifilm Italia

La stampa è frutto della collaborazione tra il Festival del Reportage, FUJIFILM Italia e l’impegno del laboratorio IMPRINTHINK.

Realizzate con esposizione digitale e procedimento a sviluppo chimico TIPO RA4, le immagini in mostra sono state stampate su carta fotografica all’alogenuro d’argento Maxima, una carta fotografica all’avanguardia, con caratteristiche appositamente studiate per l’arte e l’esposizione museale, perché rende l’immagine stampata più longeva.

Fujicolor Crystal Archive Professional Paper – Maxima si distingue per la saturazione dei colori che consente di ottenere una densità massima ineguagliabile, un’incredibile definizione dei dettagli nelle ombre e un’impareggiabile conservazione di purezza nelle alte luci. 

La carta fotografica Maxima di FUJIFILM anche in questa occasione, ossia per stampe in bianco e nero, si è rivelata il supporto ideale per ottenere un risultato estremamente originale, grazie anche all’elegante finitura dall’effetto matte che esalta la matericità delle immagini.

Massimo Berruti The silence left behind
Bucha, Kyiv, Ukraine, April 2022: Family members attending the funeral of Volodimir Dubajo Romaniuk (70). He went out his house to get some food but while he was cycling, the Russians killed him with shot in the head © Massimo Berruti The silence left behind

Quattro giorni di festa e incontri

Nel Chiostro del Museo dell’Arte Ceramica si potranno incontrare fotografi, videomaker e autori di radiodoc invitati a raccontare la loro idea di fotografia di reportage. Oltre agli incontri con gli autori, saranno proposti workshop, laboratori e letture portfolio.

Tra gli ospiti Nikos Economopoulus, uno dei grandi fotografi Magnum, che ripercorrerà i suoi lavori più famosi e premiati, ambientati soprattutto nei Balcani, in Grecia e in Turchia. Presente anche Luigi Baldelli, per decenni compagno di viaggi di Ettore Mo, storica firma del Corriere della Sera, che presenterà un video documentario sul riciclo della plastica in Etiopia.

Nella sezione radiodoc, invece, Matteo Tacconi porterà al festival tre lavori prodotti nell’Europa centro-orientale, spazio che ha indagato per 15 anni. E poi, di nuovo per la fotografia, ci saranno Francesca Leonardi con un progetto al femminile, di taglio sociale, sviluppato a Castel Volturno, e Francesco Anselmi, che con la sua macchina fotografica ha documentato nel lungo periodo la situazione lungo la frontiera tra Messico e Stati Uniti.

Un incontro a due voci focalizzerà il tema del reportage in guerra: il fotografo Massimo Berruti, vincitore del World Press Photo, VISA d’Or Arthus Bertrand, W. Eugene Smith Grant, Carmignac Grant of Photojournalism, e l’autore di radiodoc Cristiano Tinazzi parleranno delle loro esperienza sul campo in Ucraina.

Info e programma completo: www.festivaldelreportage.it

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