MILANO. E’ stato presentato il programma delle mostre del Comune di Milano che saranno allestite durante il 2016 nelle diverse sedi espositive (Palazzo Reale, Palazzo della Ragione Fotografia, PAC, Palazzo Dugnani) e negli spazi per attività espositive temporanee delle varie sedi museali (Castello Sforzesco, Museo del Novecento, GAM, MUDEC, MUBA, Museo Studio Francesco Messina, Palazzo Morando).

Umberto Boccioni, Joan Mirò, Pietro Paolo Rubens, Jean-Michel Basquiat, Hokusai, Hiroshige e Hutamaro, Escher. Ma anche Arnaldo Pomodoro, Emilio Isgrò, Mimmo Paladino. E Giovanni Gastel, James Nachtwey, Herb Ritts, William Klein. Questi alcuni dei grandi nomi del cartellone 2016, che nel 2017 vedrà anche progetti espositivi dedicati a Caravaggio, Dalì, Dürer e Toulouse-Lautrec.

 

James Nachtwey, Sudafrica, 1992
James Nachtwey, Sudafrica, 1992

 

Per la cultura a Milano il 2016 sarà un altro anno straordinario con un’offerta che non solo conferma il livello eccezionale del 2015 ma segna un nuovo passo in avanti. Palazzo Reale, che rinnova il suo sito per essere ancora più attraente per milanesi e turisti, è affiancato sempre più da una rete museale diffusa in tutta la città che rende Milano una vera e propria capitale della cultura”, dichiara il sindaco Giuliano Pisapia.

La crescita qualitativa e quantitativa dell’attività espositiva del Comune di Milano nel biennio 2014/2015 si è fondata su un progetto strategico che ha avuto alla base una combinazione di elementi che caratterizzano anche il programma delle mostre 2016 e 2017 – afferma l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno–: il rigore nella programmazione scientifica, con la costituzione di comitati scientifici autonomi e l’affidamento dei progetti a curatori altrettanto autorevoli; la costruzione di una rete di relazioni con il MIBACT, innanzitutto, e con i principali centri di studi e ricerca nazionali (ICR, Opificio delle pietre Dure, ecc.) e i più prestigiosi  musei del mondo; l’attenzione nel coniugare ricerca e divulgazione, realizzando allestimenti di forte impatto comunicativo e al tempo stesso in grado di valorizzare quanto esposto con campagne di comunicazione molto efficaci, in grado di assumere respiro nazionale e internazionale; l’identificazione precisa delle funzioni dei diversi spazi espositivi, tra tutti Palazzo della Ragione che è stato dedicato esclusivamente all’arte della Fotografia, la GAM che è diventata il polo di riferimento per le esposizioni legate alla scultura, e il MUDEC che propone con progetti diversi l’approfondimento della relazione tra arte, linguaggi e tradizioni delle culture altre; la valorizzazione delle eccellenze di ricerca dei nostri musei civici, sempre più protagonisti nella progettazione delle mostre all’interno degli spazi museali, con proposte di approfondimento delle nostre collezioni; la creazione di filoni tematici attorno a cui l’attività espositiva viene progettata e che coinvolgono nella costruzione del palinsesto tematico anche le altre istituzioni culturali della città, meticciando pubblici di riferimento e costruendo inediti percorsi di ricerca e approfondimento. Sono ancora questi – conclude l’assessore Del Corno  gli elementi che caratterizzano il programma delle mostre 2016 e 2017”.

Herb Ritts. Backflip, Paradise Cove 1987
Herb Ritts. Backflip, Paradise Cove 1987

 

LE MOSTRE FOTOGRAFICHE

 

A Palazzo della Ragione Fotografia saranno ospitate le mostre di Herb Ritts, William Klein, Giovanni Gastel, James Nachtwey: quattro modi diversi di raccontare la moda, lo star system, i drammi e le commedie di una società attraverso il filtro selettivo dello sguardo di un artista posto dietro a un obiettivo fotografico. Palazzo della Ragione ospita tutte le quattro rassegne, confermando la propria identità di spazio permanentemente dedicato all’arte della fotografia.

Al Castello Sforzesco, Sala del Tesoro e Sale Visconte, verrà ospitata una mostra a cura di Giovanni Tomaso Muzio e Giovanna Calvenzi, dedicata alla fine dei restauri della Ca’ Brütta, icona dell’architettura italiana del Novecento. Un’esposizione che racconta il progetto attraverso l’esposizione di disegni originali e documenti storici, e lo reinterpreta nel contesto urbano odierno grazie a una nuova campagna fotografica autoriale.

 

Armin-Linke-Mountain-with-antennas.-Kitakyushu-Japan-2006-®Armin-Linke-2006
Armin-Linke-Mountain-with-antennas.-Kitakyushu-Japan-2006-®Armin-Linke-2006

 

Al Museo del Novecento sarà ospitata “Slitscape”, la prima esposizione fotografica dell’artista Claudio Sinatti (Milano 1972 – 2014), pioniere nelle arti audiovisive a partire dalla metà degli anni Novanta. In mostra gli scatti che indagano la scomposizione artificiale del tempo, tema centrale nella ricerca di Sinatti rivolta alla contaminazione tra arte e tecnologia, realizzati tra il 2012 e il 2013.

Al Pac invece verrà ospitata l’innovativa mostra personale dell’artista italiano Armin Linke (1966), composta da una selezione di più di 120 immagini fotografiche, nasce in stretto dialogo con importanti scienziati, filosofi, sociologi e teorici dell’arte e dell’architettura contemporanea, che hanno individuato, tra le ventimila immagini di cui è composto l’archivio di Linke, quelle capaci di illustrare la loro visione delle trasformazioni della società contemporanea.